In questo periodo di piena emergenza da coronavirus, anche trovandoci ad anni luce dai grandi centri abitati, siamo consapevoli che l’Italia tutta sta vivendo un momento decisamente surreale, difficile, triste e doloroso.
Tuttavia la vita in campagna procede senza troppi intoppi.
Sono trascorse più di 5 settimane dai primi casi del nord italia e due settimane da quando l’emergenza si è estesa a tutto il territorio nazionale. La primavera ormai giunta, sembra voler #restareacasa anche lei, come per volerci dare la sensazione che anche il tempo si sia fermato, che queste settimane di lunga, noiosa reclusione domestica non siano reali e che appena tutto finirà, ripartiremo esattamente da dove avevamo lasciato.
Rispetto alla situazione nelle piccole, medie e grandi città, e rispetto al nord Italia a cui (anche per via delle nostre origini bergamasche e dei legami famigliari) ci sentiamo particolarmente vicini, qui in campagna resistiamo con meno problemi che altrove.
Anche qui tuttavia, come nel resto d’Italia le restrizioni si fanno sentire. Andare a fare la spesa è praticamente impossibile se non nel piccolo minimarket del comune, dove siamo autorizzati a recarci. Gli acquisti online ormai sono quasi un vago ricordo e la spesa online è (sempre stata) un’idea fantascientifica.
Di solito marzo è il mese frenetico in cui la ri-apertura alle porte ci costringe ad accelerare i ritmi ma, mentre la natura in risveglio ci impone di proseguire con le attività agricole, la totale assenza di prenotazioni ci consente, aimè, di trascorrere molto più tempo a svolgere quei piccoli lavoretti lasciati in sospeso dall’arrivo dell’inverno.
continua…
E mentre la metà degli italiani rispolvera le vecchie ricette di famiglia per fare la pizza o la pasta in casa (e l’altra metà si dedica a mangiarle), all’ #AgriCeraunavolta ci dedichiamo oltre che all’arte culinaria, alla produzione di saponi e saponette, creme per mani e per il corpo, piccole riparazioni e altri lavori di bricolage e, visto che il tempo non ci manca, anche a lavori un po’ più straordinari, come l’ammodernamento dei bagni.
È così quindi che, tra un aperitivo e un altro, tra un episodio su Netflix e un videoparty di famiglia, il tempo trascorre senza troppi indugi e rallentamenti qui in campagna.
Mentre il nostro pensiero e la nostra solidarietà va a tutte le persone che stanno combattendo al fronte di questa insolita guerra, ci auguriamo che la situazione possa al più presto tornare alla normalità e che torneremo presto ad abbracciarci, a correre, a vivere, a viaggiare, lasciandoci alle spalle quello che, secondo molti, è stato e sarà uno dei momenti più cupi delle nostre generazioni.